Figlio del tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti e della, allora, compagna Rosaria Longoni, fratello minore della stilista Alessandra, sino all’età di 7 anni Francesco ha vissuto tra Mariano Comense e una comune in cui risiedeva stabilmente la madre, hippie e cattolica. Quest’ultima, nel Natale del 1989, decise di abbandonare nuovamente la famiglia per trasferirsi in pianta stabile presso un’altra comune cattolica di Fratel Ettore, a Seveso, luogo in cui ritirarsi in preghiera e assistere i malati, i tossicodipendenti nonché i disagiati della stazione di Milano Centrale. Queste esperienze, alle quali partecipò saltuariamente lo stesso Francesco, lo formarono spiritualmente e moralmente, determinando in lui una serie di convinzioni e modi di vivere (Francesco si è sempre dichiarato contrario all’utilizzo di qualsiasi droga).
Come ha raccontato nel suo libro autobiografico Quello che non ti aspetti, Francesco fin dall’età di tre anni convive con la dislessia e con le difficoltà nella lettura e nella scrittura che tale disturbo comporta. Malgrado, come ha ricordato lui stesso, «a quell’epoca non si sapeva come muoversi, quali terapie fare» riesce ugualmente a diplomarsi come geometra, dopo aver frequentato il Liceo Classico per diversi anni e aver ripetuto il primo anno. Inizia la carriera come deejay all’età di 15 anni sulle frequenze di Radio Cantù per poi passare a condurre programmi in altre radio private. Da adolescente frequenta il movimento di Comunione e Liberazione.
Claudio Cecchetto, con autori Davide Primiceri e Alberto Rapetti, lo lancia come cantante, ascoltando la sigla di un programma i tre chiedono a Francesco di trasformarla in una canzone, nasce La canzone del capitano, primo singolo di DJ Francesco che diventa il tormentone dell’estate 2003 ed è premiato con il Disco di Diamante. Con il secondo singolo Salta, DJ Francesco viene nominato agli Italian Music Awards 2003 come “rivelazione dell’anno”.
tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Facchinetti